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Channel: Suggerimenti sull'asciugatura del Plastisol in Serigrafia - CPL Fabbrika
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Come asciugare gli inchiostri per serigrafia

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inchiostri all'acqua per serigrafia

Vorrei sapere se è indispensabile la lampada led per asciugare gli inchiostri oppure se è possibile fare lo stesso con l’aiuto di asciugatori a pistola, stampare ed essiccare in tempi brevi.

Mattia, Napoli

Gli inchiostri a base solvente e alcuni inchiostri a base acqua induriscono a temperatura ambiente.
Il calore serve soltanto eventualmente per abbreviare il tempo di essiccazione.
Invece il plastisol indurisce e diventa resistente all’acqua solo se è portato alla temperatura di 160°C.
Se ciò non avviene rimane perennemente allo stato fluido.

Per ottenere l’indurimento esistono vari metodi, più o meno pratici, più o meno economici. Di regola i metodi più economici sono anche i meno pratici.

La pistola ad aria calda: in teoria funziona, ma in pratica non è possibile conoscere la temperatura a cui scalda l’inchiostro e il tempo di applicazione del calore su ogni area della stampa. La sconsiglio “caldamente”, se non per asciugare parzialmente l’inchiostro tra la stesa di un colore e il successivo.

La cappa flash: consente di gestire il tempo di riscaldamento e, se ci aiutiamo con un termometro istantaneo IR, anche la temperatura che raggiunge l’inchiostro. I modelli a pannello radiante sono i più adatti per questo impiego; non ha il pregio dell’economicità.

La termopressa: consente di controllare con precisione sia il tempo, sia la temperatura; è l’attrezzo con il miglior rapporto qualità/prezzo. Inoltre può essere usata anche per altre applicazioni, come il trasferimento a caldo. E’ uno strumento economico e molto versatile.

Il forno: è in assoluto la migliore soluzione, in quanto nato proprio per questa applicazione. Quelli moderni hanno un basso consumo energetico (1600 WATT) e costano meno di 2000 Euro.

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Come asciugare gli inchiostri per serigrafia


Inchiostri Plastisol e polimerizzazione. L’essiccazione può variare in base al colore?

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asciugare inchiostri serigrafici plastisol

L’essiccazione dei colori Plastisol varia a seconda del colore? Trovo delle difficoltà a essiccare bene il colore rosso. Dopo avere passato la stampa nel forno, sfregandola mi lascia un leggero alone. Lavando la maglia a 60° il colore non va via,ma rimane il problema dello spolveramento.

Piero, Milano

In teoria i diversi colori Plastisol polimerizzano a temperature diverse dell’elemento riscaldante.
Il motivo è semplice: i diversi colori assorbono/riflettono il colore in diversa misura.
Esempio pratico: il colore bianco riflette il calore più del colore nero, perciò per portarli alla medesima temperatura occorre fornire più calore al bianco.
Ma tutto questo vale solo in teoria: di norma si regola il forno in modo da fornire la sufficiente quantità di calore al bianco, appunto: in questo modo si ha la certezza che gli altri colori ne ricevono in quantità sufficiente.
Il miglior sistema di controllo è l’uso del termometro istantaneo laser, con cui si misura la temperatura del colore stampato, in uscita dal tunnel del forno.

Per quanto riguarda il rosso che “spolvera”: probabilmente non è un problema di temperatura di polimerizzazione, ma il fatto che quel particolare rosso ha abbondanza di pigmento, che non viene trattenuto per intero dal legante.
Se dopo lo spolveramento, che probabilmente si verifica solo al primo lavaggio, la qualità del rosso che resta è soddisfacente, non me ne farei un problema. Altrimenti provi a cambiare marca di plastisol.

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Inchiostri Plastisol e polimerizzazione. L’essiccazione può variare in base al colore?

Forni per serigrafia. Indicazioni utili

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asciugare magliette con forno serigrafico

Volevo chiedervi informazioni riguardo ad un forno per serigrafia. Sono ad impulsi elettrici? Qual è la differenza fra uno e l’altro?

Matteo

In generale abbiamo vari tipi di forni per serigrafia e sono tutti elettrici.
I modelli si differenziano tra loro per dimensione, per potenza e quindi anche per produttività.

In ogni caso anche il modello più piccolo è comunque in grado di asciugare oltre 100 t-shirt /ora stampate con inchiostro Plastisol.
Il basso assorbimento di corrente lo rende adatto anche a impianti elettrici casalinghi, senza l’esigenza di fare alcuna trasformazione.

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Forni per serigrafia. Indicazioni utili

Cappa Flash e inchiostri all’acqua

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asciugare inchiostri all'acqua con cappa flash

Con la Cappa Flash IR 1625 W Carrellata posso asciugare anche i colori all’acqua oltre che i plastisol?

Angelo

La cappa flash 1625 W nasce in realtà per gli inchiostri Plastisol e non ha sistema di ventilazione.
Tuttavia, risulta efficace anche con gli inchiostri a base acqua, specie quelli nati per l’asciugatura a temperatura ambiente.

Con il colpo di calore prodotto dalla cappa il processo di reticolazione di questi inchiostri viene notevolmente accelerato, l’umidità contenuta nel cotone della t-shirt è espulsa, e la resistenza ai lavaggi del capo stampato si raggiunge in un tempo di qualche ora, anziché nelle 72 ore canoniche degli inchiostri acrilici.

Inoltre, specie quando si stampa su tessuti di importazione, che hanno subito trattamenti “migliorativi” del loro aspetto, trattamenti che riducono l’adesione degli inchiostri al tessuto stesso, l’alta temperatura prodotta dalla cappa elimina l’inconveniente.

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Cappa Flash e inchiostri all’acqua

Plastisol e Plastisol Ecoline. Come utilizzarli insieme

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inchiostri plastisol per stampa serigrafica

Ho comprato recentemente degli inchiostri Plast Amex e vorrei provare la linea Plastisol Ecoline. Sono mescolabili tra loro o utilizzabili separatamente ma nella stessa stampa? I tempi di polimerizzazione con la cappa flash coincidono tra Amex normali ed Ecoline? I plastisol Ecoline sono a base d’acqua?

Sabrina

I due inchiostri sono utilizzabili separatamente, anche nella stessa stampa, basta che non si tocchino. Altrimenti basta asciugare con cappa flash un colore prima di stampare l’altro.

I tempi di polimerizzazione con la cappa flash coincidono tra Amex normali ed Ecoline, nel senso che in entrambi i casi si cuoce a 160° e il tempo dipende dal colore. Ad esempio il bianco richiede più tempo per asciugare.

I Plastisol Ecoline sono a base d’acqua, ma conservano tutte le caratteristiche di un inchiostro Plastisol vero e proprio. Si può utilizzare una gelatina universale, che resiste sia agli inchiostri a solvente sia ad acqua sia a base pvc.

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Plastisol e Plastisol Ecoline. Come utilizzarli insieme

Come controllare la temperatura dell’inchiostro stampato in forno

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controllare temperatura forno serigrafico

Esistono strumenti per verificare la temperatura, pressione e umidità interna al forno per confrontarli con i dati a bordo macchina ?

Stefano, Prato

Esiste il termometro istantaneo IR per misurare, prima che il tessuto esca dal tunnel del forno, la temperatura dell’inchiostro stampato. Questa è in realtà l’unica variabile rilevante ai fini della polimerizzazione dell’inchiostro.

La pressione dell’aria internamente al forno sarà lievemente superiore a quella all’esterno, per ovvi motivi dovuti alla temperatura.
L’umidità, nel momento in cui il forno riscalda, sarà invece inferiore.
Ma, come detto prima, questi parametri non sono rilevanti e infatti i costruttori di forni, anche i più evoluti, non prevedono l’installazione di questo tipo di strumenti.

Il termometro IR, invece, è utilissimo in quanto, anziché rilevare la temperatura del pannello riscaldante, cosa fatta dal termometro interno al forno che indica tale temperatura sul display, consente di rilevare la temperatura dell’inchiostro stampato, e questo è il vero dato importante.

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Come controllare la temperatura dell’inchiostro stampato in forno

Viscosità del Plastisol e polimerizzazione

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come migliorare la viscosità degli inchiostri plastisol per serigrafia
Ho notato differenze usando il Plastisol nero e il Plastisol bianco. Quello nero è morbido e si stende bene anche con una sola passata mentre quello bianco è veramente denso e si fatica a stenderlo bene sul telaio. E’ colpa del mio bianco che sta seccando o sono tutti così? Come polimerizzo il Plastisol? Io ho una mini cappa flash.

Stefano, Ferrara

Rispondo nell’ordine alle sue domande.

– Le differenze di viscosità in tutti gli inchiostri, e non solo nei Plastisol, esistono e dipendono dalle caratteristiche dei diversi pigmenti.
Per rendere più fluido il plastisol occorre conservarlo e utilizzarlo in un ambiente a circa 20°C; mescolarlo con energia prima dell’uso: è un prodotto tixotropico e il movimento brusco lo rende più fluido; se proprio occorre diluirlo poco alla volta con apposito diluente per Plastisol, che è il Plastisol Additivo 86, sempre mescolando per controllarne la viscosità.
Sicuramente il bianco, proprio a causa del pigmento, sarà sempre più denso rispetto ad altri colori.

Dove il Plastisol sotto la cappa diventa lucido, significa che è stata raggiunta la temperatura di polimerizzazione di 160°C. Dove resta opaco significa che non è riuscito a polimerizzare.
Usando a zone una piccola cappa, esattamente come fosse un phon ad aria calda, è molto difficile polimerizzare in modo costante l’inchiostro su tutta l’area di stampa.
C’è il serio rischio di scaldare troppo su alcune zone e troppo poco su altre.

Le sarebbe di aiuto un termometro istantaneo IR.
Questo strumento, utile anche con cappe grandi, con termopresse o con i forni, le dà in tempo reale la temperatura raggiunta dall’inchiostro in un punto preciso.
La distanza di 6-7 cm è corretta: richiede un tempo relativamente lungo (circa 15-20 secondi) e riduce il rischio di bruciare il tessuto.

Le consiglio comunque di muovere la cappa lentamente e uniformemente, da sinistra verso destra, fino ad avere percorso una sola volta l’intera area della stampa. Il movimento su e giù , “random” le fa gestire molto peggio l’asciugatura.
Difficile capire “a vista” se l’inchiostro è polimerizzato; il termometro, se registra la temperatura dell’inchiostro a 160°C, è invece infallibile. E’ sufficiente che l’inchiostro rimanga a 1650°C per pochi secondi.

– La termopressa rappresenta un modo sicuro per polimerizzare il Plastisol ed è usata con ottimi risultati da molti serigrafi che non vogliono ancora passare al forno.
Infatti l’azione della termopressa è perfettamente controllabile, sia per quanto riguarda il tempo, sia per la temperatura, e ripetibile in modo costante.
Se la mole di lavoro non è elevata le è sufficiente una termopressa economica con piastra da 38 x38 cm,

Se deciderà di acquistare una termopressa le indicheremo volentieri la modalità di uso più pratica ed efficace.

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Viscosità del Plastisol e polimerizzazione

Termopressa: polimerizzazione del Plastisol e stuoie

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come asciugare gli inchiostri per serigrafia
Mi sta arrivando una termopressa per poter polimerizzare il Plastisol su t-shirts. Ho letto che basta posizionare un foglio di carta da forno tra maglietta e piastra riscaldante ma si parla anche di stuoie in silicone. Immagino siano migliori della carta da forno, però non saprei quale tipo comprare. Può bastarmi quella da 1mm o serve più spessa? E’ riutilizzabile più volte e dura nel tempo?

Stefano, Ferrara

Il metodo più pratico per polimerizzare il Plastisol con la termopressa è il seguente:

– impostare con la manopola nera della termopressa una distanza di 10 mm tra le sue piastre, a piastre abbassate
– di conseguenza la piastra superiore, riscaldante, non va a contatto con l’inchiostro fresco della t-shirt
– impostare una temperatura di 180°C e un tempo di 70-80 secondi

Così facendo è superflua sia la carta da forno, sia la velina, sia la stuoia in silicone e si lavora più velocemente.

come asciugare gli inchiostri per serigrafia

Le stuoie in silicone, in vari spessori, il feltro, la stuoia di poliestere, sono invece indispensabili nell’applicazione dei transfer:

– le stuoie di silicone servono a compensare dislivelli dovuti a cuciture, bottoni, cerniere lampo e a distribuire uniformemente la pressione della piastra
– il feltro serve ad assorbire l’eventuale umidità della t-shirt
– la stuoia in poliestere serve a entrambe le funzioni, in misura minore

Comunque ogni scheda tecnica di carta transfer indica gli accessori necessari per un buon trasferimento.

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Termopressa: polimerizzazione del Plastisol e stuoie


Termopistola. Può asciugare correttamente il Plastisol?

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asciugare inchiostri plastisol

Foto di copertina tratta da: TNT’S Screen printing

Vorrei stampare in serigrafia con colori plastici, principalmente colori bianchi su tessuto (cotone) nero.
Da quanto ho capito per fissare i colori, in seguito alla stampa, serve un forno (o eventualmente, nel mio caso, userei una pistola termica). Vi chiederei qualche consiglio innanzitutto sulla fattibilità del processo ed anche su quale sia il miglior modo per stampare su tessuto con colori plastici con l’obbiettivo principale della resistenza al lavaggio.

Simone, Bologna

L’inchiostro Plastisol offre ottime garanzie di tenuta, a condizione che sia polimerizzato in modo corretto.
Per la polimerizzazione del Plastisol occorre la temperatura di 160°C per 1-2 minuti.

Teoricamente la termopistola è in grado di ottenere lo scopo, ma in pratica l’operazione non dà alcuna garanzia.
Il motivo è che con la termopistola è impossibile controllare il tempo e la temperatura raggiunta da tutte le parti dell’area stampata. Perciò esiste sempre un buon margine di incertezza e se l’operazione non ha funzionato lo scopriamo solo al momento del lavaggio.

Il sistema più economico e al tempo stesso più sicuro per polimerizzare il Plastisol rimane la termopressa.
Con questo attrezzo, infatti, si è in grado di impostare sia il tempo sia la temperatura della piastra e le condizioni impostate sono ripetibili.

Una termopressa economica costa meno di 300 euro e può essere utilizzata anche per molti altri impieghi: trasferire a caldo vinili intagliati, oppure immagini a colori stampate con stampante laser.

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Termopistola. Può asciugare correttamente il Plastisol?

Asciugare i plastisol con il forno o con la cappa flash?

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forno vastex serigrafia

Buonasera, volevo un paio di informazioni su due prodotti che ho visto sul vostro sito: Forno Vastex D-100 e Lampada Vastex F-1000.

Il forno, viste le dimensioni, penso sia adatto alla stampa manuale.
Quanto velocemente asciuga i colori Plastisol? Si può utilizzare anche per l’asciugatura di maglie con stampa digitale diretta?
La lampada: si può aggiungere il pedale? Quali sono i tempi di asciugatura?

Maurizio

Riguardo al forno D-100, progettato appositamente per il plastisol, il costruttore dichiara una produttività di 150 t-shirt/ora. Significa una maglia ogni 24 secondi ed è un ritmo veloce, tipico di stampe a un solo colore; con stampe a più colori, infatti,difficilmente esce dalla macchina una maglia ogni 24 secondi.
Otteniamo questa produttività regolando in modo opportuno la temperatura dell’elemento riscaldante, la velocità del tappeto, la distanza tra il tappeto e l’elemento riscaldante.

In pratica sì, regolando al minimo l’avanzamento del tappeto; infatti gli inchiostri digitali sono a base acqua e necessitano di più tempo per l’evaporazione. In teoria sarebbe necessario un forno ventilato, molto più costoso.
Nella nostra esperienza diretta, però, abbiamo ottenuto con il D-100 ottimi risultati perfino con la stampa discharge, tipicamente a base acqua. Non è stato nemmeno necessario passare due volte la maglia sotto il forno. La tenuta finale al lavaggio è stata perfetta.

La lampada F-1000, come tutte la cappe flash, nasce per le asciugature intermedie. In questo caso, tuttavia, può essere usata anche per la polimerizzazione finale, in quanto questa cappa, a differenza di quelle a bulbo luminoso, rimane accesa in continuo. Diventa perciò superfluo il pedale di comando, che infatti non è previsto. La cappa viene fatta ruotare agevolmente per mezzo di una impugnatura laterale e così, in modo del tutto manuale, viene trattenuta sopra la maglia per il tempo necessario.
È fondamentale, per tarare temperature dell’inchiostro e tempi di esposizione, disporre di un termometro istantaneo IR, che ci permette di conoscere in tempo reale la temperatura raggiunta dall’inchiostro.
Il tempo di asciugatura dipende in questo caso dalla distanza tra l’elemento riscaldante della cappa, che raggiunge circa i 400°C, e la maglia.

In sintesi: nulla vieta di usare questo tipo di cappe per polimerizzare gli inchiostri , ma il forno a tappeto è molto più produttivo poiché rende più fluido il lavoro.

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Asciugare i plastisol con il forno o con la cappa flash?

Problemi di tenuta ai lavaggi del Plastisol colore bianco

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lavaggio tshirt serigrafia

Vi scrivo perchè abbiamo ricevuto una lamentela da parte di un nostro cliente sulla tenuta ai lavaggi di una fornitura di t-shirt con stampa al plastisol, colore bianco.
Tengo a precisare che il problema è successo solo con il colore bianco e non con altri con i quali abbiamo effettuato la stessa fornitura. In precedenza non avevamo mai avuto problemi prima d’ora.

Luca

Con quale attrezzatura avete asciugato e polimerizzato il bianco? (termopressa, forno a tappeto, altro…)
A quanti fili avete stampato il bianco?
Avete controllato, con termometro IR, quale temperatura raggiunge l’inchiostro bianco quando è sottoposto alla fonte di calore?

In linea del tutto generale il plastisol di colore bianco è quello che per polimerizzare necessita di maggior temperatura e di maggiore tempo. Il motivo è che il colore bianco riflette la luce e il calore più di tutti gli altri colori.
Se lo spessore di inchiostro bianco è notevole (stampa a pochi fili) il problema si accentua.

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Problemi di tenuta ai lavaggi del Plastisol colore bianco

Inchiostri per Serigrafia: è vero che quelli ad acqua non resistono ai lavaggi?

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serigrafia t shirt

Da poco ho fondato un piccolo marchio di abbigliamento (per ora magliette felpe e cappellini) producendo tramite terzi un centinaio di capi totali.

Ho ordinato un piccolo telaio per iniziare, ma avrei bisogno indicazioni riguardo ai migliori inchiostri che si possono utilizzare, per avere un ottimo risultato. Ho letto che le vernici ad acqua tendono a sparire dopo pochi lavaggi, quindi mi chiedevo quali altre vernici potrei utilizzare e dove trovarle nel caso.

Matteo, Varese

Occorre prima di tutto demolire una leggenda metropolitana, secondo cui gli inchiostri a base acqua non tengono ai lavaggi.
Nella realtà gli inchiostri a base acqua, se di tipo professionale e se correttamente asciugati, resistono ai lavaggi quanto gli inchiostri plastisol.

Per ottenere resistenze di questo tipo occorre comunque asciugarli a caldo, con termopressa, con cappa flash, oppure con forno.
Questi gli inchiostri all’acqua consigliabili per ottenere elevate prestazioni: Aquatech oppure Modatex.

I motivi per scegliere inchiostro plastisol anziché inchiostri a base acqua sono di tipo diverso:

– necessità di stampare a elevato numero di fili: con gli inchiostri all’acqua, salvo eccezioni, non è consigliabile usare filature superiori a 55 fili/cm.

– impedire che l’inchiostro asciughi sul telaio, otturandone le maglie; specialmente quando si stampa su giostra a più colori. Gli inchiostri all’acqua hanno infatti tendenza a otturare le maglie, gli inchiostri plastisol no.

– necessità di una finitura lucida; gli inchiostri all’acqua hanno finitura opaca.

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Inchiostri per Serigrafia: è vero che quelli ad acqua non resistono ai lavaggi?

L’inchiostro Plastisol per Serigrafia viene via al primo lavaggio. Come risolvere.

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plastisol inchiostro serigrafia

Ho effettuato delle stampe con inchiostro Plast PF ma dopo un paio di lavaggi la vernice si è staccata. È un problema di asciugatura?

Daniele

Sì, è un problema di asciugatura, o meglio di “polimerizzazione ” dell’inchiostro che, nel suo caso, è stata insufficiente.

Gli inchiostri plastisol per polimerizzare devono raggiungere la temperatura di 160°C.
Occorre che la stampa mantenga questa temperatura per il tempo sufficiente affinché l’intero strato di inchiostro polimerizzi.

È evidente che maggiore è lo strato di inchiostro, più lungo deve essere questo tempo.

In particolare il bianco tende a riflettere la luce e il calore più degli altri colori, perciò si scalda più lentamente.

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L’inchiostro Plastisol per Serigrafia viene via al primo lavaggio. Come risolvere.

Usare la termopressa per l’asciugatura del plastisol

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Ho acquistato da voi l’inchiostro bianco e quello nero Amex plast, per stampare su delle magliette. Ho notato che asciugando l’inchiostro con una pressa anzichè col forno viene una stampa più liscia, tuttavia a volte l’inchiostro m si brucia e diventa marrone. Ho sbagliato qualcosa?quali accorgimenti dovrei adottare per asciugare al meglio con la termopressa?

Marco, Milano

E’ corretto che la stampa, asciugata sotto pressa, diventi più liscia. Le bruciature sono dovute a eccessiva temperatura e/o tempo di permanenza sotto pressa. Le modalità consigliate sono: 180°C per 15 secondi.  E’ importante interporre un foglio di carta siliconata o da forno tra l’inchiostro e la piastra.  Poiché le tarature di ogni pressa possono differire da un esemplare all’altro, proceda per tentativi, riducendo ulteriormente l’impostazione della temperatura, se le bruciature continuano ad apparire.

Usare la termopressa per l’asciugatura del plastisol

Polimerizzare il plastisol con la termopressa

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salve,per polimerizzare il plastisol ho sentito che si può usare una pressa a caldo interponendo un foglio di materiale siliconato.Ammesso sia vero, di cosa si tratta? viene venduto dalla CPL ? gazie.

giovanni, calabria

E’ vero, in quanto la termopressa raggiunge abbondantemente i 150°C necessari per polimerizzare il plastisol e poi, in alcuni modelli, c’è modo di controllare il tempo di pressatura.

Il materiale siliconato non è altro che la carta siliconata per transfer, che noi commercializziamo in fogli da cm 70×100.  Si vendono anche fogli singoli.

Ne esistono anche altre versioni, da noi commercializzate, a superficie molto liscia, che tendono a rendere lucida la superficie del plastisol.

Polimerizzare il plastisol con la termopressa


Asciugatura intermedia di plastisol con cappa flash

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salve l’esposizione dei v.s. inchiostri plastisol ed all’acqua con una cappa flash da 160/200° con una distanza dalla tshirt di circa 15/20 cm in quanti minuti o secondi avienne ? grazie

tommy, roma

Se lo scopo è ottenere un’essicazione parziale, in grado di mandare fuori polvere l’inchiostro e poter stampare sopra il successivo colore, sono sufficienti da 4 a 10 secondi per il plastisol (a seconda se è del tipo normale o flash) e circa 8 secondi per l’ink ad acqua.

Se lo scopo è polimerizzare definitivamente l’inchiostro, valgono i tempi e le temperature delle schede tecniche dei singoli inchiostri (circa 150°C per 2 minuti per i plastisol – circa 150°C per 40 secondi con gli ink ad acqua)

Asciugatura intermedia di plastisol con cappa flash

Asciugare inchiostro plastisol con cappa flash. Si può?

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Può una Kappa flash polimerizzare un inchiostro plastico su delle t-shirts al posto del forno?

Federico, Cagliari

Può farlo, ma nella pratica deve essere del tipo a emissione continua, come per esempio il modello Spot Noir, che trova sul sito all’indirizzo  http://www.cplfabbrika.com/cappe-flash.html

I modelli “motorizzati” non sono affatto adatti e nemmeno i modelli “flash”, che accendono le lampada per tempi limitati.

Il motivo è semplice: l’inchiostro plastisol, per polimerizzare, deve essere sottoposto alla temperatura di 160°C per un tempo di circa due minuti: questo è possibile se l’emissione di calore è continua e decidiamo noi per quanto tempo tenere sotto la maglia.

Asciugare inchiostro plastisol con cappa flash. Si può?

Plastisol o base acqua. Quale inchiostro è migliore?

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salve, grazie per l’attenzione. se ho capito bene lei mi consiglia di usare la linea Modatex, a base acqua, perché asciuga a temperatura ambiente, io però ho acquistato una pistola termica Valex con la quale posso raggiungere la temperatura indicata per polimerizzare gli inchiostri Plastisol, a questo punto mi consiglia comunque gli inchiostri Modatex o i Plastisol sono comunque migliori per la resa, la durata e la “coprenza” sui tessuti.GrazieMattia Donati

mattia, trofarello

La pistola termica in teoria può polimerizzare l’inchiostro plastisol, in quanto raggiunge agevolmente la temperatura richiesta. Ma in pratica si accorgerà che non è semplice verificare la temperatura reale sul tessuto e la durata del riscaldamento, che deve essere di almeno 2 minuti su tutti i punti del disegno. Comunque provare non guasta. per evitare spreco di materiale le segnalo la possibilità di acquistare i plastisol Color Way in confezioni da 0,5 Kg.

Circa un confronto tra ink a base acqua e plastisol, non esiste l’inchiostro MIGLIORE: si tratta di prodotti con caratteristiche diverse e a seconda del risultato che si richiede può essere considerato migliore uno o l’altro. Il primo mito da sfatare è che uno sia più coprente dell’altro: entrambi, per risultare coprenti su tessuti scuri, devono essere stampati con particolari accorgimenti.

Un altro mito è quello dell’aggrappaggio al tessuto: entrambi se stampati e asciugati correttamente, resistono a 5 lavaggi a 60°C (questo è lo standard di qualità dei produttori di inchiostri). Si raccomanda quindi di lavare  i capi serigrafati a bassa temperatura e sempre con il disegno rivolto all’interno della maglia, perché le stampe durino a lungo.

C’è molto da dire, invece , riguardo all’aspetto della stampa finita: l’inchiostro a base acqua tende a essere più assorbito dal tessuto, quindi il risultato finale è un colore non lucido e una mano molto morbida. L’inchiostro plastisol, invece, tende a rimanere in superficie e se si deposita uno strato di inchiostro consistente la superficie colorata risulta plastica.  La lucentezza può essere ancora aumentata, passando la stampa in pressa.  In sintesi, si sceglie quersto o quel tipo di ink in funzione del risultato che si vuole ottenere.

Plastisol o base acqua. Quale inchiostro è migliore?

Come asciugare le t-shirt stampate in serigrafia

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Salve
scusi il disturbo ma volevo incominciare a stamparmi le magliette da solo, solo che non so se è necessario, una volta stampata una maglietta bisogna per forza usare un forno essiccatore, oppure si può lasciare che si asciughi da sola.

Davide, Treviso

Nessun disturbo. L’uso del forno essiccatore dopo la stampa delle t-shirt dipende dall’inchiostro utilizzato. Stampando con inchiostri plastisol è obligatorio portare l’inchiostro alla temperatura di 150°C, perciò è indispensabile un forno a nastro o una analoga sorgente di calore (termopressa, cappa o altro). Invece, stampando con inchiostri a base acquosa è possibile fare reticolare l’inchiostro a temperatura ambiente. In questo caso occorre aggiungere all’inchiostro il suo catalizzatore. Un inchiostro con queste caratteristiche è il Modatex, che trova sul sito alla pagina http://www.cplfabbrika.com/modatex-quasar-1-kg.html

Come asciugare le t-shirt stampate in serigrafia

Consigli su come asciugare in forno abbigliamento stampato con inchiostro plastisol

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Salve, ho acquistato il plastisol bianco pf, nella scheda tecnica leggo che la polimerizzazione è necessaria a 160° per 2 o 3 minuti. Io ho un piccolo forno e vorrei sapere se quei 2 o 3 minuti sono necessari per la polimerizzazione. Aumentando di gradi è possibile ridurre il Tempo?
Grazie Mariano

Mariano, Cagliari

Lo scopo del passaggio in forno è che l’inchiostro raggiunga la temperatura di fusione per poter polimerizzare. Teoricamente è possibile aumentare la temperatura e quindi ridurre il tempo, poiché si immagina che così facendo il calore raggiunga e fonda l’inchiostro più rapidamente.

Ma non occorre andare sotto certi tempi, specie se lo strato di inchiostro depositato è notevole. Infatti, anche ad aalta temperatura, il calore impiega un certo tempo per penetrare negli strati dell’inchiostro. Pertanto sconsiglio di andare sotto il minuto e suggerisco, dopo avere provato una certa combinazione di filatura, temperatura, tempo, tipo di plastisol, di effettuare sula capo stampato un lavaggio di prova.

Consigli su come asciugare in forno abbigliamento stampato con inchiostro plastisol

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